In questi ultimi due mesi di marzo e aprile 2020 c’è stato un vero e proprio boom nell’uso dei rulli per gli allenamenti indoor. Questo non per volontà e libera scelta ma poichè non c’erano alternative possibili.

Molti ciclisti hanno rispolverato i vecchi rulli relegati in cantina e hanno iniziato a pedalare e a sudare fino alla noia per non perdere la condizione sperando che ‘a nuttata fosse breve…

Non lo è stata e non si intravede rapidamente un ritorno alla normalità, semmai un giorno sarà possibile ritornarci.

Chi ha avuto come me la fortuna e l’intuizione di acquistare dei rulli interattivi (smart) di nuova generazione prima che l’eccesso di domanda esaurisse le scorte in tutto il mondo, ha invece avuto modo di scoprire un nuovo mondo interessante e in rapida crescita.

I nuovi rulli interattivi sono solo lo strumento hardware, indispensabile per poter vivere questa nuova esperienza, ma la novità sta invece nello sviluppo dei software di simulazione che sono letteralmente dilagati in questo periodo, conquistando sempre di più nuovi estimatori ed utilizzatori.

Ho avuto modo e, probabilmente, avrò ancora per molto tempo modo di sperimentare questa nuova tecnologia che è sicuramente una parente alla lontana del ciclismo classico, che tutti noi conosciamo, ma che presenta molti aspetti interessanti che vale la pena analizzare prima di esprimere un giudizio liquidatorio, come ho sentito fare in questi giorni da chi non ha avuto la possibilità di sperimentarla e si appella ad antichi pregiudizi.

Premetto che andare in bicicletta nella realtà è cosa assolutamente diversa che vivere un’esperienza interattiva di realtà aumentata sui rulli, ma ciò non toglie a quest’ultima un proprio fascino e un suo perchè.

I RULLI

Possiamo suddividere i rulli in tre categorie: i rulli veri e propri (Roller) su cui posizionare direttamente la bicicletta senza nessun fissaggio, il rullo su cui fissare la ruota posteriore della bici (Wheel on) e il rullo a trasmissione diretta (Direct Drive).

I Rollers sono i più semplici e i più antichi, utilizzati dai professionisti per il riscaldamento e il defaticamento, sono quelli che forniscono la migliore sensazione della pedalata perchè la bici si comporta come su strada. Per questo, è però necessario essere sempre concentrati per rimanere in equilibrio e non fare manovre pericolose che potrebbero farti uscire dai rulli e cadere.

I Wheel on sono i più diffusi ed economici. Sono facilmente utilizzabili poichè la bici viene agganciata al supporto utilizzando il perno della ruota posteriore che è in contatto con il rullo. Sono stabili ma hanno il difetto di essere rumorosi e di consumare il copertone a contatto con il rullo. Nei modelli più recenti il rullo in acciaio è stato sostituito con uno in elastogel più silenzioso e più performante.

I Direct Drive sono i rulli più evoluti ma anche i più costosi. In questo caso la ruota posteriore viene tolta e la trasmissione viene collegata al rullo direttamente utilizzando un pacco pignoni connesso all’ingranaggio. Sono i veri rulli interattivi con i quali è possibile interagire con i software delle varie piattaforme e simulare dalle pendenze, al fondo stradale, all’inclinazione del percorso.

Queste due ultime tipologie di rulli hanno entrambe la possibilità di simulare le pendenze aumentando la resistenza del rullo attraverso un freno a resistenza magnetica (il più diffuso e meno costoso), idraulica attraverso un liquido in cui è immerso il volano ed elettro-magnetico che garantisce una maggiore precisione e fluidità di pedalata ma che ha bisogno di essere collegato ad una presa elettrica.

Recentemente anche alcuni Rollers della Elite sono stati dotati di una resistenza elettro-magnetica gestita dal software della piattaforma utilizzata per le sessioni di realtà virtuale.

Escludendo i modelli base, tutte e tre le tipologie possono essere utilizzate in modo interattivo purchè siano dotate di sensori in grado di misurare le rispettive performances in termini di velocità, potenza e frequenza di pedalata. Ovviamente i più evoluti dal punto di vista dell’interattività sono i Direct Drive e se si ha intenzione di utilizzarli in ambienti immersivi di realtà virtuale o realtà aumentata, è bene acquistare subito uno di questi modelli, magari acquistando un entry level che comunque non costa meno di 500 €.

Personalmente uso un Tacx Flux S Smart e sono soddisfattissimo, ma la scelta è stata determinata anche dalla sua disponibilità in questo periodo di difficile reperimento di rulli interattivi. In alternativa ci sono i modelli della Elite, anch’essi affidabili e performanti. La Tacx (azienda olandese acquistata recentemente dall’americana Garmin) e la Elite (azienda italiana, leader nel settore) sono quelle che si dividono la fetta più consistente del mercato in Europa. A seguire, con lo stesso livello di performance e di affidabilità nell’interattività, ci sono la Wahoo e la Saris.

LE PIATTAFORME VIRTUALI

Fatta la scelta del rullo si può passare all’esame delle piattaforme che consentono un’esperienza immersiva con i rulli. Sono tutte piattaforme a pagamento ma hanno il pregio di poter fare anche abbonamenti mensili e non solo annuali. In genere quasi tutte offrono un periodo di prova gratuito per poterle testare. Alcuni abbonamenti sono gratuiti in quanto compresi nell’acquisto del rullo interattivo.

Esistono piattaforme che offrono alcuni servizi gratuiti come RGTCycling ma il meglio dell’esperienza immersiva è sempre a pagamento e quindi, conviene conoscere le attuali offerte per poi fare la scelta giusta in modo consapevole.

Zwift

La piattaforma che al momento è la pià frequentata è Zwift. Si tratta di un sistema di realtà virtuale che propone numerosi percorsi “disegnati”, alcuni completamente inventati e altri che ripropongono situazioni reali. Gli ambienti son molto dettagliati e il livello di immersività è buono (puoi anche scegliere la qualità dei dettagli in base alla larghezza di banda disponibile). Il suo punto di forza è l’interattività. Si tratta infatti di un divertente videogioco associato ad una piattaforma social che ti permette di interagire con i tuoi amici e condividere l’esperienza della pedalata.

Con Zwift puoi organizzare delle uscite di gruppo invitando i tuoi amici in uno dei tanti percorsi disponibili. Puoi stabilire un orario per l’appuntamento e ritrovarti con loro nel punto di partenza. L’esperienza è divertente e stimolante. Necessita di un minimo di preparazione e confidenza con l’applicazione e con i social, ma si impara presto e si può pedalare insieme e condividere le sensazioni (e anche giocare un po’ sfidandosi sulle salite…)

Rouvy

L’altra applicazione che va per la maggiore è Rouvy, è stata realizzata nella Repubblica Ceca e propone una quantità enorme di percorsi che possono essere vissuti in “realtà aumentata”. La visione è realistica perchè le riprese sono reali e sono sincronizzate con il rullo di chi partecipa, così che il video scorre alla velocità con la quale procedi. In più, lungo il percorso puoi incontrare gli avatar (disegnati ma realistici) degli altri ciclisti presenti lungo il percorso. Si tratta di un’esperienza immersiva di grande impatto perchè sembra proprio di “esserci”.

Anche con questa applicazione puoi darti appuntamento con i tuoi amici su uno dei tanti percorsi e condividere la pedalata attraversando territori conosciuti o da esplorare.

Questo è il valore aggiunto di questa piattaforma che ti consente di viaggiare con le gambe, con gli occhi e con la mente e affrontare percorsi che sarebbe difficile raggiungere.

Recentemente ho partecipato alla prima Granfondo virtuale sul percorso “Bormio – Gavia” di 24 km e 1400 m di dislivello, organizzata da ENDU e dagli organizzatori della GF Damiano Cunego.

Conoscevo questa salita ma è stato un piacere vivere l’esperienza virtuale insieme ad altri 400 ciclisti reali con i quali ho condiviso il percorso e l’atmosfera, arricchita e impreziosita dalla diretta su fb con la presenza di commentatori e collegamenti con i protagonisti.

Insomma: non vedo l’ora di riprendere a pedalare nella realtà… ma, avendo conosciuto questa nuova modalità, non mi dispiace pensare di poter continuare a viaggiare anche nelle giornate di pioggia utilizzando queste nuove tecnologie di cui mi sono dotato e che mi offrono non una alternativa ma una nuova opportunità.

PER SAPERNE DI PIU’

Vai al sito TACX

Vai al sito ELITE

Guarda il video su come scegliere i rulli interattivi Tacx

Guarda il video sulla scelta dei rulli di varie marche

Leggi articolo sulle varie piattaforme di realtà virtuale per i rulli

Vai al sito ROUVY

Vai al sito SWIFT

Valter Ballarini

Nato a Terni, in Umbria, ciclista, randonneur, guida cicloturistica, da anni esplora il mondo del Ciclismo non solo come fenomeno sportivo ma come modalità più consapevole di osservare e vivere la realtà. Architetto, in passato, ha realizzato progetti come la Bibliomediateca e il Videocentro a Terni, la Città del Gusto del Gambero Rosso a Roma, il Virtual Reality & Multi Media Park di Torino.

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4 commenti
  1. Antonio Sorrentino
    Antonio Sorrentino dice:

    Salve a tutti…non metto.in dubbio che i rulli interattivi danno l idea di stare davvero in strada e ci si annoia molto.meno…ma bisogna anke capire che non tutti possono permetterseli…spendere minimo 600/800 euro acquisto un altra bici a momenti…preferisco di gran lunga la mia Spin bike…che senza dubbio.alcuno.. nn sara’ ultra tecnologica..non sembrera’ di stare in strada …mi annoiero’ senz altro di piu..ma passo il tempo e mi alleno ugualmente …a modo mio…ed in maniera economica..senza,spendere un patrimonio.!!!!…ovviamente parere personale…e cmq …pur volendo..non tutti hanno le possibilita’ di aquistare oggetti cosi’ costosi…ma personalmente parlando anke se potessi farlo..non acquisterei mai rulli o spin interattivi..secondo il mio modesto parere..SOLDI BUTTATI!!! buona serata a tutti

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    • Valter Ballarini
      Valter Ballarini dice:

      Ciao Antonio, anche io la pensavo come te e mi sembrava assurdo spendere tanto per acquistare un rullo interattivo. Poi ha avuto un incidente in bici con fratture varie che mi hanno costretto ad un lungo periodo di riabilitazione. In quella occasione ho scoperto i primi rulli interattivi che erano costosi e anche complicati da gestire (non c’erano ancora tutte queste piattaforme on-line). Appena rimessomi, però, non sono più salito sui rulli. Ora, in occasione del coronavirus li ho riscoperti e mi sono accorto che è cambiato completamente il modo di usarli. Oggi puoi vivere un’esperienza immersiva inimmaginabile prima e, nonostante il costo sia elevato (non meno di 400/500 € per un modello base), non ritengo che siano soldi buttati via. Negli anni passati ho buttato via soldi quando ho cambiato la bici solo per averne una apparentemente più bella e performante… Il costo del rullo sono sicuro di poterlo ammortizzare non solo in questo periodo di clausura, ma anche utilizzandolo con piacere nelle prossime giornate piovose o invernali, poichè il rullo mi consente di uscire dalla logica dei watt e delle calori bruciate e di vivere un’esperienza più interessante (anche se sempre limitata e non paragonabile a quella reale). Comunque è una mia considerazione e capisco perfettamente il tuo punto di vista e ti ringrazio per averlo espresso.

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      • Antonio Sorrentino
        Antonio Sorrentino dice:

        Capisco caro Walter il tuo pensiero …non lo condivido ma lo rispetto…scusa se mi permetto…ma,x me …neofita puro anke se appassionato da oltre 33 anni…l andare in bici e’ solo puro divertimento posseggo 3 bici..che uso frequentemente(bdc MTB e citybike un po modificata a modo mio?) e le ho sempre utilizzate per fare solo ed esclusivamente per cicloturismo solo foto e km..tanti km…ma senza seguire tabelle di allenamento o.quant altro….io pedalo e stop…non guardo se c’ e’ vento..pioggia…se e’ meglio fare quello e altro percorso…x farti capire..PEDALO PER IL GUSTO DI FARLO…senza dar attenzione a medie o altitudini …non sopporto.quando l uscita diventa una vera e propria esasperazione …io devo divertirmi …si ma a modo mio!!! Non a caso ESCO quasi sempre solo …chiamami asociale…chiamami cm.vuoi..ma da solo mi diverto di piu e posso fare cio’ che piu mi aggrada…le rare volte che ESCO in compagnia ..sinceramente nn mi diverto tanto perche’ non posso fare le mie foto.? e l esser quasi costretto a stare ad un.certo ritmo senza mai fermarsi a contemplare cio che mi circonda tramuta il divertimento in sacrificio …e cosi a me non piace..non so se rendo l idea…quindi considero tutte queste new entry tecnologiche un alternativa alla classica uscita all aperto..questo e’ fuor di dubbio…ripeto..sicuramente’ meno noioso…ma a me ..per come io intendo il ciclismo…NON SERVE!!!e’ ovvio che non tutti la pensano come me e perdonami se nn condivido il.tuo pensiero..caro Walter …ma ribadisco..pur avendo la possibilita’ mai e poi mai farei un acquisto.del genere…da poco ho acquistato una SPIN usata..e ne sono contentissimo …io mi accontento di.poco..sono modesto e ribadisco ancora..il ciclismo x me e’ divertimento …senza assilli di tabelle..ecc…come qualkuno mi dice..TU NON MIGLIORERAI MAI!!!a me questi discorsi nn interessano..vado x la mia strada…Walter ..posso chiederti una cosa??sei su Strava? Posso seguirti? E’ la sola e unica tecnologia che utilizzo?…pensa che mi ero anke cancellato poi reiscritto ed ho perso le centinaia di uscite registrate!!!?…che pazzo…avevo un Bryton 410 ..venduto quasi subito e tornato all antica con i cari ciclocomputer a filo e wireless .??…ciao…buona serata e scusa il poema???

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        • Valter Ballarini
          Valter Ballarini dice:

          Non posso fare altro che condividere pienamente il tuo spirito rando. Se leggi i nostri post sul blog non potrai non sentirli in sintonia. Personalmente non vedo l’ora di riprendere i miei viaggi in bici, ma, non potendolo ancora fare, sperimento ciò che è possibile con il rullo interattivo. In fondo è un gioco. Sono su Strava. Un caro saluto.

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