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Questo è sicuramente uno dei tour in mountainbike più belli (e facili) dell’Umbria e dell’Italia centrale. Il tratto più interessante e affascinante (quello con i viadotti e le gallerie elicoidali) dell’ex Ferrovia Spoleto Norcia e quello più agevole e panoramico della Greenway del Nera.

Il tour in bici inizia a Spoleto e si conclude a Terni nelle due stazioni ferroviarie. Si, perchè per poterlo effettuare nel modo più semplice e meno impegnativo è possibile utilizzare il collegamento ferroviario da Terni a Spoleto sulla tratta Ancona – Roma, che è servito da treni regionali che consentono il trasporto delle biciclette.

In questo modo è possibile programmare in totale autonomia il tour, senza bisogno di guide e servizi di trasporto dedicati. Infatti sia la ex Ferrovia che la Greenway sono ben segnalate e i treni hanno una frequenza di circa un’ora con una durata del viaggio di 25′.

Potete verificare gli orari aprendo questo link: ORARIO TRENI

Il Tour proposto è di 56 km (vedi PERCORSO) e circa 650 m di dislivello. E’ consigliata una MTB ma è anche possibile farlo con una gravel o una trekking bike. Ovviamente una eBike è comunque sempre consigliabile per chi non se la sente di affrontare la salita che da Spoleto porta al primo lungo viadotto, nonostante una pendenza del 4%, non proibitiva. E’ invece assolutamente indispensabile avere una dotazione di luci (possibilmente potenti) per le gallerie, una delle quali, la Caprareccia, misura circa 2 km. Si tratta di una galleria rettilinea con un buon fondo ma è scavata nella roccia ed è abbastanza stretta. Percorrerla è una avventura… Le altre gallerie sono più corte ma alcune sono elicoidali, per cui non si vede la fine, e senza luci è sconsigliato avventurarcisi.

La Ferrovia Spoleto Norcia era una delle linee ferroviarie di montagna italiane più interessanti. Realizzata a cavallo della prima guerra mondiale, serviva a collegare Spoleto a Norcia, superando la dorsale montuosa che separa la Valle Umbra spoletina dalla Valnerina, correndo poi lungo il fiume Nera e il fiume Corno fino alla piana di Santa Scolastica, attraversando scenari di rara bellezza.

Una ferrovia che si arrampica sulla montagna con opere di ingegneria, ardite per quei tempi, come viadotti e gallerie elicoidali necessari per conquistare alte quote mantenendo una pendenza adeguata ai treni dell’epoca.

Purtroppo nel 1968, dopo pochi anni di esercizio e in totale mancanza di visione da parte dei gestori e del governo, la ferrovia venne dismessa e, subito dopo, venne disarmata e resa inutilizzabile.

Dopo alcuni anni di oblio, il sedime della ex ferrovia è stato ripreso in considerazione per avviare un progetto che prevede la realizzazione di una ciclovia.

Una bella idea che stenta però a realizzarsi se non parzialmente. Infatti il tracciato praticabile oggi è solo quello che da Spoleto porta fino a Piedipaterno e il tratto da Serravalle a Norcia. Il tratto intermedio non è infatti percorribile perchè gran parte dei ponti sul fiume Corno sono stati distrutti per allargare la strada che porta a Norcia, e il tratto della Valnerina, da Piedipaterno a Balza tagliata deve essere messo in sicurezza per il pericolo di caduta massi.

Resta il fatto, comunque, che il tratto più bello e suggestivo è proprio quello da Spoleto a Sant’Anatolia di Narco e, oggi, è in sicurezza e percorribile.

La Spoleto Norcia ha cominciato ad essere conosciuta dal grande pubblico grazie alla passione che una associazione di Spoleto ha messo in campo nell’organizzare un evento che negli anni sta raccogliendo sempre più consensi, riconoscimenti e attenzioni, specialmente da parte dei fruitori: LA SPOLETO NORCIA IN MOUNTAIN BIKE che si svolge ogni anno nel primo weekend di settembre.

Arrivati alla vecchia stazione di  Sant’Anatolia di Narco (ora c’è un servizio ristorazione AL BINARIO GIUSTO di buon livello) si prosegue in direzione Norcia fino a Castelsanfelice per poi deviare a destra in direzione dell’Abbazia benedettina dei Santi Felice e Mauro (un vero gioiello di architettura) e poi proseguire sulla strada sterrata che riporta a Sant’Anatolia.

Qui ci si immette nella GREENWAY DEL NERA percorrendo il tratto più agevole della ciclovia che porta fino alla Cascata delle Marmore passando per Scheggino, Ceselli, Ferentillo, Arrone, Casteldilago.

Dopo la Cascata delle Marmore che vi consigliamo di ammirare passando (a piedi con bici a spinta) all’interno del belvedere inferiore, il cui ingresso (sulla sinistra della galleria) è gratuito per i ciclisti, si prosegue in discesa fino a alla stazione di Terni.

Per chi volesse chiudere l’anello senza prendere il treno, dalla cascata delle Marmore c’è un percorso molto bello che sale sul crinale da Collestatte a Varcone (Montefranco) per poi scendere nella valle della Somma e affrontare la bella salita che porta al valico omonimo percorrendo la vecchia strada che passa per Strettura (famoso il pane di Strettura). Poi si scende in discesa fino a Spoleto. Questo il PERCORSO (SOLO BICI) la cui traccia gpx può essere scaricata.

Valter Ballarini

Nato a Terni, in Umbria, ciclista, randonneur, guida cicloturistica, da anni esplora il mondo del Ciclismo non solo come fenomeno sportivo ma come modalità più consapevole di osservare e vivere la realtà. Architetto, in passato, ha realizzato progetti come la Bibliomediateca e il Videocentro a Terni, la Città del Gusto del Gambero Rosso a Roma, il Virtual Reality & Multi Media Park di Torino.

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La Greenway del Nera è costituita da percorsi sterrati, percorribili a piedi, in bicicletta o a cavallo, che costeggiano il fiume Nera e il suo bacino idrografico e rendono il suo territorio fruibile nella modalità più naturale e con basissimo impatto.

Greenway del Nera

Questa infrastruttura è l’insieme di diversi tracciati: itinerari Benedettini, la Via Francigena di San Francesco e la Ex ferrovia Spoleto Norcia che oggi sono tutti collegati e formano un anello ben segnalato di circa 180 km.

La Greenway del Nera, per facilitare la sua fruizione, è stata divisa in 16 tratti.

Unendo più tratti del percorso si può programmare un viaggio a tappe della lunghezza voluta. Molti di questi tratti lungo il fiume, dalla Cascata fino a Preci, sono prevalentemente pianeggianti ma quelli che vanno da Preci fino al ritorno alla Cascata presentano salite anche molto impegnative che, però, in caso di condizioni climatiche avverse, possono essere evitate scegliendo il percorso alternativo su asfalto, su strade sempre poco trafficate.

Di seguito i link alle tracce (navigabili senza registrazione) che possono essere anche scaricate nel formato gpx.

Per accedere alle funzionalità di Openrunner è necessario registrarsi gratuitamente al sito openrunner.com e, nel caso di smartphone, scaricare l’App. L’operazione è semplice (il sito è in francese ma basta cambiare la lingua in alto a destra) e vale la pena utilizzare questo potente strumento di navigazione.

Percorso completo originario (187 km e 4900 m di dislivello)

Percorso completo in variante (183 e 4750 m di dislivello) – con i tratti su asfalto per evitare i tratti chiusi

Percorso ridotto (90 km) – Percorso ufficiale della Randonnée MTB Greenway del Nera Adventure Trail

Percorso ridotto (60 km) – Percorso ufficiale della Randonnée MTB Greenway del Nera Adventure Trail

Percorso ridotto (30 km) – Percorso ufficiale della Randonnée MTB Greenway del Nera Adventure Trail

Percorso lungo il fiume Nera – Dalla Cascata a Castelsanfelice e ritorno (con varianti)

Tratto n.1 – Cascata delle Marmore – Arrone (6,6 km e 37 m di dislivello)

Tratto n. 2 – Arrone – Precetto (4,8 km e 60 m di dislivello)

Tratto n. 3 – Precetto – Ceselli (9,7 km e 104 m di dislivello)

Tratto n. 4 – Ceselli – Scheggino (3,4 km e 36 m di dislivello)

Tratto n. 5 – Scheggino – Sant’Anatolia di Narco (3,1 km e 76 m di dislivello)

Tratto n. 6 – Sant’Anatolia di Narco – Piedipaterno (4,9 km e 50 m di dislivello)

Tratto in variante su asfalto da Piedipaterno a Norcia (40,5 km e 968 m di dislivello)

Tratto n. 11 – Norcia – Cascia (17,7 km e 654 m di dislivello)

Tratto n. 12 – Cascia – Monteleone di Spoleto (20,7 km e 612 m di dislivello)

Tratto n. 13 – Monteleone di Spoleto – Salto del Cieco (10,3 km e 393 m di dislivello)

Tratto n. 14 – Salto del Cieco – Piediluco (25,4 km, 487 m dislivello + e 1072 m dislivello -)

Tratto n. 15 – Piediluco – Prati di Stroncone (23 km e 802 m di dislivello)

Tratto n. 16 – Prati di Stroncone – Cascata delle Marmore (18,5 km, 189 m disliv. + e 879 m disliv. -)

Le 16 tratte sono segnalate con cartelli direzionali caratterizzati da una grafica specifica ad alta riconoscibilità sulla base dei formati adottati per la segnaletica sentieristica regionale.

Ogni cartello contiene il logo, il numero della tratta inserito in un cerchio colorato che comunica il grado di difficoltà della tratta specifica secondo una scala cromatica definita, e la località di destinazione della singola tratta che può essere percorsa in entrambe le direzioni.

Lungo il percorso sono anche presenti cartelli quadrati di conferma che riproducono il logo GWN.

Ogni tratta collega 2 punti di destinazione che, nella maggior parte dei casi, sono centri abitati dotati di servizi.

Lungo il percorso sono posizionati anche dei cartelli con delle mappe di riferimento del percorso e con indicati anche i sentieri che portano alle varie zone naturali protette.

La numerazione delle tratte parte dal belvedere inferiore della Cascata delle Marmore e prosegue in senso orario.

Dalla Cascata a Triponzo il percorso di 46 km è suddiviso in 8 tratte ed è prevalentemente pianeggiante. Le altre 8 tratte sono invece caratterizzate dalla presenza di numerose salite e discese, anche impegnative, e sono anche più lunghe singolarmente rispetto alle precedenti.

Per avere informazioni dettagliate sui territori attraversati consultate lagreenwaydelnera.it

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Purtroppo, dopo il terremoto del 2016, molti tratti del percorso da Piedipaterno a Norcia sono impraticabili. In particolare sono chiusi i tratti:

n. 7 – Piedipaterno – Borgo Cerreto;

n. 8 – Borgo Cerreto – Triponzo;

n. 9 – Triponzo – Preci;

n. 10 – Preci – Norcia.

Si può comunque percorrere la strada asfaltata che corre quasi parallela ai tratti chiusi.

Valter Ballarini

Nato a Terni, in Umbria, ciclista, randonneur, guida cicloturistica, da anni esplora il mondo del Ciclismo non solo come fenomeno sportivo ma come modalità più consapevole di osservare e vivere la realtà. Architetto, in passato, ha realizzato progetti come la Bibliomediateca e il Videocentro a Terni, la Città del Gusto del Gambero Rosso a Roma, il Virtual Reality & Multi Media Park di Torino.

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