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Sulle varie piattaforme oggi disponibili, sia gratuite che a pagamento, ci sono migliaia di tracce gpx che possono essere scaricate e inserite nel proprio dispositivo ed essere navigate.

C’è però il problema che quando si registra o si crea una traccia ci sono sempre un inizio e una fine del percorso, che vengono stabiliti da chi realizza la traccia.

Se vogliamo utilizzare questa traccia senza problemi, dobbiamo iniziare il nostro viaggio dal suo punto di partenza e poi seguire le indicazioni fino alla sua conclusione.

Se, invece, vogliamo partire da un punto qualsiasi del percorso, possiamo farlo, ma dobbiamo osservare delle semplici accortezze.

Per prima cosa, una volta caricata la traccia sul dispositivo, è necessario individuarla e avviare la navigazione.

La traccia ci porterà fino alla conclusione del percorso ma, per ritornare al nostro punto di partenza, dobbiamo ricaricare la traccia e ricominciare nuovamente il percorso per arrivare al punto da dove siamo partiti. In questo caso il nostro dispositivo continuerà a seguire la traccia indicandoci il punto di arrivo finale, ma la traccia ci condurrà comunque nel punto dove, precedentemente, abbiamo iniziato il nostro percorso.

Tutto questo funziona bene per i percorsi circolari con il punto di partenza e arrivo coincidenti. Per i percorsi lineari il metodo è lo stesso ma, una volta arrivati a destinazione non potremo riavviare la traccia perché ci troveremo molto distanti dal punto di partenza.

Fare questo è molto semplice se vogliamo solo navigare la traccia. Se, invece, vogliamo anche registrare il nostro percorso per memorizzare i dati della nostra prestazione, dopo aver avviato la navigazione dobbiamo anche avviare la registrazione.

In questo caso, però, non potremo avere un’unica traccia registrata perché alla fine del percorso navigato dovremo memorizzare la prima traccia e, dopo aver avviato nuovamente la navigazione, iniziare a registrare una nuova traccia che si concluderà al nostro punto di partenza.

Alla fine avremo due tracce ma, con un po’ di pazienza, se serve, è possibile unire le due tracce in una unica, utilizzando dei programmi appositi.

Questo il link ad un sito on-line che vi consente di realizzare una unico file .gpx partendo da due files .gpx da voi generati. La procedura è semplice: il link ti porta ad una pagina di gpsvisualizer.com dove ti apparirà questa schermata.

Carica il tuo primo file .gpx che hai generato e poi il secondo file .gpx. Seleziona in alto il formato del nuovo file (GPX). Clicca in basso su advanced options e, sulla scheda che si apre, seleziona yes sia su Connect segments che su merge all tracks. Poi clicca su Convert. Ti apparirà questo messaggio:

Clicca sul link e verrà scaricato sul tuo pc il nuovo file .gpx che sarà la traccia unificata delle due tracce precedenti. Rinomina il file generato. Ora potrai visualizzare il nuovo file su qualsiasi piattaforma online, oppure caricarlo sul tuo dispositivo e navigare la traccia.

Valter Ballarini

Nato a Terni, in Umbria, ciclista, randonneur, guida cicloturistica, da anni esplora il mondo del Ciclismo non solo come fenomeno sportivo ma come modalità più consapevole di osservare e vivere la realtà. Architetto, in passato, ha realizzato progetti come la Bibliomediateca e il Videocentro a Terni, la Città del Gusto del Gambero Rosso a Roma, il Virtual Reality & Multi Media Park di Torino.

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Ci sono molti modi per disegnare un percorso e generare un file gpx. Il metodo migliore e più preciso è naturalmente quello di registrare la traccia con il proprio ciclocomputer. Il file gpx così generato conterrà anche tutte le informazioni rilevate lungo il percorso (oltre all’altimetria anche la velocità, la media ecc.). Questo file viene letto come reale da qualsiasi visualizzatore che si può trovare sul Web (Openrunner, Strava, Bikemap ecc.).

Esiste però un altro modo, più semplice, di generare file gpx ed è quello di utilizzare direttamente le funzionalità messe a disposizione a tale scopo dai programmi di visualizzazione. A differenza dei files generati realmente, questi contengono solo informazioni relative al percorso, come distanza e altimetria, ma il tempo di percorrenza viene solo stimato in base ai parametri di chi lo genera (età, altezza, peso ecc.).

A che cosa servono questi file gpx generati a tavolino ?

Principalmente a due cose:

1 – verificare un percorso prima di farlo, misurando la distanza e il dislivello altimetrico

2 – generare un file gpx da caricare sul dispositivo (ciclocomputer o App) che vi guiderà lungo il percorso

Nel primo caso l’utilità sta nel prevedere cosa ci aspetta programmando la nostra esperienza di viaggio, nel secondo caso, la traccia ci aiuta a seguire il percorso che abbiamo programmato, senza perderci.

Sicuramente questa possibilità, che ci viene offerta gratuitamente da tutte le piattaforme in commercio, è utilissima e vale la pena perderci un po’ di tempo (pochissimo) per imparare ad usarla.

Dopo averle utilizzate e studiate molte, la mia preferita è STRAVA. E’ quella più semplice, è la più affidabile, è basata su una cartografia leggibile e dettagliata. Di seguito vi spiego come utilizzarla.

Per prima cosa è necessario iscriversi (gratuitamente) e generare un proprio profilo su STRAVA..

Ora che ti sei registrato, segui questi consigli per generare la tua prima traccia gpx con STRAVA. Accedi alla tua dashboard.

Clicca in alto a sinistra e ti comparirà una tendina con “i miei percorsi”. Cliccaci sopra.

Si apre una nuova finestra “I miei percorsi”. Clicca su “Crea nuovo percorso”.

Ora, in alto a sinistra, digita la località da dove vuoi iniziare il percorso. Nel caso dell’esempio “Assisi” in Umbria. Si apre la mappa con al centro Assisi.

Clicca in alto a sinistra sulla rotella e ti si aprirà la pagina con le preferenze. Puoi scegliere se usare la mappa o la visione satellitare e il sistema di misura delle distanze.

Fatto questo devi posizionare il cursore sul punto esatto dove vuoi iniziare il percorso. Ti consiglio di ingrandire la mappa cliccando in alto a sinistra su “+” fino ad ottenere una mappa abbastanza dettagliata.

Posiziona il cursore sul punto di partenza. Apparirà un pallino verde. Posiziona nuovamente il cursore su un altro punto lungo il percorso che intendi tracciare. Si genererà una prima traccia scura. Se, procedendo, posizionerai il cursore su un punto sbagliato, puoi cancellarlo cliccando in alto a sinistra su “annulla”. Non cliccare su “cancella” perchè quel pulsante cancella tutta la traccia e dovrai ricominciare dall’inizio.

Prosegui posizionando il cursore sui punti successivi del tuo percorso. Vedrai che il programma disegnerà automaticamente la tua traccia seguendo la strada sulla mappa. Fai attenzione a inserire i punti lungo le strade che vuoi percorrere tu perchè il programma potrebbe seguire altri tracciati in base ad altri parametri diversi dai tuoi. Controlla quindi la traccia mentre si genera prima di continuare. Nel caso clicca su “annulla” per eliminare l’ultimo tratto.

Arrivato alla fine del tuo percorso, devi salvarlo cliccando su “salva” in alto a destra.

Puoi anche attivare il “dislivello” per vedere l’andamento altimetrico della tua traccia. Appena avrai cliccato su “salva” ti apparirà questa scheda con dei campi da riempire.

Devi dare un nome al tuo percorso. Puoi aggiungere una descrizione che ti potrà servire in seguito quando avrai generato molti percorsi e sarà difficile ricordarli tutti. Fatto questo clicca su “salva”.

Ora che l’hai salvato, potrai visualizzare il tuo percorso.

A questo punto puoi scaricare la traccia gpx che hai generato. Il file avrà il nome che hai assegnato al percorso. Ora potrai caricarlo sul tuo dispositivo.

Se hai un Garmin puoi seguire le istruzioni presenti in questo post https://mybikeway.it/come-inserire-una-traccia-gpx-nel-tuo-garmin/

Se hai un Bryton puoi seguire le istruzioni presenti in questo post https://mybikeway.it/come-inserire-un-file-gpx-nel-tuo-bryton/

Ora puoi utilizzare la traccia che hai caricato sul tuo dispositivo per farti guidare lungo il percorso che hai generato.

Segui questo link per capire cosa è STRAVA

Segui questo link per iscriverti usando uno dei 3 metodi previsti.

ARTICOLI CORRELATI

Come sincronizzare il tuo dispositivo con STRAVA https://mybikeway.it/come-sincronizzare-un-dispositivo-gps-con-strava/

Convertire un file .FIT in un file .gpx https://mybikeway.it/convertire-un-file-fit-in-un-file-gpx/

Bryton come alternativa a Garmin ? https://mybikeway.it/bryton-come-alternativa-a-garmin/

Valter Ballarini

Nato a Terni, in Umbria, ciclista, randonneur, guida cicloturistica, da anni esplora il mondo del Ciclismo non solo come fenomeno sportivo ma come modalità più consapevole di osservare e vivere la realtà. Architetto, in passato, ha realizzato progetti come la Bibliomediateca e il Videocentro a Terni, la Città del Gusto del Gambero Rosso a Roma, il Virtual Reality & Multi Media Park di Torino.

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Molti ciclisti si trovano in difficoltà ad inserire tracce gpx nel proprio dispositivo Bryton, operazione necessaria per poter poi navigare il percorso.

Non tutti i dispositivi Bryton hanno la funzione di navigazione. Certamente ce l’hanno i due dispositivi cartografici (Aero 60 e Rider 450) ma anche il 530, il 420 e il 330 che non dispongono di base cartografica ma forniscono le indicazioni di base per la navigazione (ad esempio: gira a destra tra 150 m. ecc.).

Questo che ti suggerisco è il metodo più semplice e più affidabile. 

Hai però bisogno di un PC e un cavo usb (in genere fornito insieme al dispositivo, ma facilmente reperibile).

Per prima cosa devi collegare il dispositivo al tuo PC con il cavo usb.

Fatto questo sul desk del PC (o MAC) apparirà l’icona del Bryton come disco rigido. 

Cliccaci sopra e si apriranno diverse cartelle. 

Apri la cartella ExtraFiles. 

Trascinaci dentro il file gpx che hai scaricato da Openrunner o altro sito tipo Strava o acquisito in altro modo (ad esempio un file gpx generato da altro utente).

Appena inserita la traccia nella cartella ExtraFiles il dispositivo trasformerà il file gpx in una traccia utilizzabile. 

Fatto questo devi scollegare il dispositivo dal computer.

Ora puoi attivare il dispositivo (scollegato) e andare sul Menù. Scorri su “Segui percorso” e poi su “Vista” dove troverai la traccia con il nome del file gpx che hai caricato.

IMPORTANTE: Prima di caricarlo sul dispositivo modifica il nome del file gpx in modo da poterlo rintracciare sul tuo dispositivo più facilmente.

NOTA: I files gpx generati dai vari programmi come Openrunner, Bikemap o Strava, non hanno tutte le informazioni contenute nei files generati dal dispositivo per cui potrebbero risultare instabili. Quindi sarebbe meglio utilizzare tracce gpx generate da un dispositivo on the road, ma non sempre questo è possibile.

Se hai un Garmin vai a questo link

Valter Ballarini

Nato a Terni, in Umbria, ciclista, randonneur, guida cicloturistica, da anni esplora il mondo del Ciclismo non solo come fenomeno sportivo ma come modalità più consapevole di osservare e vivere la realtà. Architetto, in passato, ha realizzato progetti come la Bibliomediateca e il Videocentro a Terni, la Città del Gusto del Gambero Rosso a Roma, il Virtual Reality & Multi Media Park di Torino.

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