Sembra proprio che l’ultimo modello di bicicletta, sia essa da corsa, una MTB o una gravel, stimoli nei ciclisti maschi una produzione di testosterone quasi più elevata di quella prodotta da una campagna pubblicitaria come quella della Sloggi del 2010.
Lo affermano alcuni ricercatori olandesi anticipando il risultato di uno studio che mette a confronto gli stimoli provocati dalla vista di una bici sgargiante e di immagini femminili particolarmente provocanti, su un campione significativo di ciclisti di varie nazionalità. Sostanzialmente le reazioni sono molto simili. Questo vuol dire che l’eccitazione che provoca la bicicletta equivale allo stimolo sessuale.
Ovviamente, una bella donna su una bella bicicletta….
Non è un caso che nelle fiere di settore siano utilizzate abbondantemente delle modelle selezionate allo scopo…
Lo scopo non è però quello che comunemente si pensa, ma al contrario, è quello di far apprezzare anche il corpo femminile ai ciclisti maschi maniacalmente attenti all’osservazione eccitata dell’ultimo modello di bici, noncuranti del resto.
Questo atteggiamento maschile lo si può osservare anche empiricamente se, in sella ad una nuova bici ci si ferma al semaforo piuttosto che a prendere il caffè in un bar. Se ci sono ciclisti maschi (anche in “borghese”), le loro attenzioni si rivolgono immediatamente alla tua bici, molto di più che alle amiche cicliste che pedalano insieme a te.
Questo non sta a significare che i ciclisti maschi disdegnino la bellezza femminile, anzi, ma piuttosto che la bicicletta ha evidentemente delle forme sexy che scatenano le sensazioni di piacere introiettate a livello inconscio da chi pratica il ciclismo come passione. Quindi si può affermare che il testosterone agisce anche su piani diversi da quelli propriamente sessuali e che bici e sesso, nell’immaginario dei ciclisti maschi, coincidono.
Da Wikipedia: Il testosterone è un ormone steroideo del gruppo androgeno prodotto principalmente dalle cellule di Leydig situate nei testicoli e, in minima parte, dalle ovaie e dalla corteccia surrenale. La sua produzione è influenzata molto dall’ormone luteinizzante LH. È presente anche nelle donne che, rispetto agli uomini, hanno una maggiore tendenza a convertire quest’ormone in estrogeni.
Nell’uomo è deputato allo sviluppo degli organi sessuali (differenziazione del testicolo e di tutto l’apparato genitale) e dei caratteri sessuali secondari, come la barba, la distribuzione dei peli, il timbro della voce e la muscolatura.
Nell’uomo adulto i livelli di testosterone giocano un ruolo molto importante per quanto riguarda la sessualità. Contribuisce a garantire la fertilità in quanto stimola la maturazione degli spermatozoi nei testicoli. Inoltre influenza qualità e quantità dello sperma prodotto poiché opera sulle vie seminali e sulla prostata, deputate alla produzione di sperma. La produzione giornaliera di testosterone nell’uomo varia dai 5 ai 7 milligrammi, ma superati i 40 anni tende a diminuire annualmente dell’1%.
Il testosterone regola anche il desiderio, l’erezione e la soddisfazione sessuale: infatti ha la funzione di “mettere in sincronia” il desiderio sessuale con l’atto sessuale vero e proprio, regolando l’inizio e la fine dell’erezione del pene. Un deficit di libido (desiderio sessuale) è spesso associato a una disfunzione del testosterone. Ciò è stato evidenziato anche per il desiderio sessuale femminile a seguito della sua diminuzione nel periodo post-menopausale.
N.B. la campagna pubblicitaria della SLOGGI (marchio bodywear) ha creato non poche polemiche perchè fu ritenuta sessista dai benepensanti tedeschi e belgi, ma anche offensiva dei valori del ciclismo da parte di una frangia (credo e spero minoritaria) di ciclisti, in quanto le mutande indossate dalle modelle avevano la grafica delle maglie dei corridori del Tour de France e questo apparve come una forma di vilipendio….
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