Al tempo del coronavirus e della clausura forzata abbiamo avuto modo di sperimentare alcune piattaforme di Virtual Reality come Zwift o di Realtà Aumentata come Rouvy che, oltre alle classiche sedute di allenamento indoor, offrono possibilità di organizzare eventi a cui possono partecipare contemporaneamente migliaia di ciclisti virtuali, sparsi in tutti i continenti.

Tra la fine di aprile e gli inizi di maggio 2020 le offerte si sono moltiplicate in entrambe le piattaforme (che si stanno disputando il mercato dei rulli e delle applicazioni che è letteralmente esploso).

Prima di esaminare le esperienze testate sul campo (virtuale), c’è da dire che la differenza tra il pedalare all’aperto in bicicletta o stando fermi sui rulli è sostanziale e non consente comparazione. Sono due cose diverse e, pur prediligendo la prima, non posso non apprezzare anche la seconda, con i suoi limiti, ma anche con le sue peculiarità.

Ne parlo a ragion veduta perchè ho partecipato ai 5 eventi Virtuali organizzati da ENDU, la piattaforma italiana che si propone come aggregatore di eventi sportivi, di organizzatori e di atleti di sport di endurance.

Nella sostanza sono state proposte 4 GF classiche che richiamano ogni anno migliaia di ciclisti, nella versione “Realtà Aumentata” utilizzando la piattaforma Rouvy.

Le 4 Gf erano: la Virtual GF internazionale Gavia e Mortirolo (il 26 aprile), la Virtual GF Marcialonga Craft (il 1° maggio), La Virtual Gf Dolomiti Race (il 3 maggio) e la Virtual Gf La Fausto Coppi Officine Mattio (il 9 maggio). Le 4 Gf sono state precedute da un prologo disputato il 25 aprile sulle strade del grossetano con arrivo a Castiglione della Pescaia.

Si è trattato di 4 competizioni con una classifica finale a cui hanno potuto partecipare solo ciclisti dotati di rulli interattivi in grado di simulare anche le pendenze dei vari percorsi.

Non erano previsti premi ma solo attestati di partecipazione anche perchè, nonostante le tecnologie siano abbastanza allineate sul piano delle caratteristiche funzionali, i vari rulli utilizzati possono avere comportamenti diversi in base ai parametri assegnati in fase di settaggio e, questo, non consente ancora una comparazione ufficiale dei dati prodotti dai vari dispositivi e delle prestazioni effettive dei partecipanti.

Comunque sia, nessuno dei partecipanti alle 4 GF ha posto il problema poichè si è trattato di un esperimento e nessuno ha vissuto le 4 prove + il prologo come una gara vera e propria.

Nessuno ? Non proprio nessuno, in quanto la maggior parte dei partecipanti, appena dato il via ufficiale alle 9 di mattina, è andato subito “a tutta” costringendo i big del ciclismo presenti a dare anche loro il massimo, senza riuscire a raggiungere neanche il podio virtuale. Questo il caso di Damiano Cunego e Alessandro Ballan che si sono dovuti accontentare delle posizioni di rincalzo (non senza delusione).

Infatti, benchè virtuale, non si può dire che l’evento non sia stato vissuto come una opportunità per mettersi alla prova confrontandosi con altri 300 partecipanti (questa la media dei partenti in ciascuna prova nonostante un numero di iscritti paganti superiore ai 400).

ENDU infatti, ha voluto testare questi eventi virtuali rivolgendosi al mondo dei granfondisti che, dopo due mesi di quarantena, scalpitavano per poter rivivere anche se solo virtualmente, l’emozione della griglia e della sfida, affrontando anche solo dai 20 ai 30 km dei percorsi delle GF reali, ma quelli più impegnativi con le salite del Gavia, del San Pellegrino, della Croce d’Aune, e del Colle della Fauniera.

L’organizzazione della prima edizione dell’ENDU VIRTUAL GRANFONDO SPRING è stata possibile grazie alla collaborazione degli organizzatori dei 4 eventi reali (alcuni dei quali hanno anche pedalato nel gruppo), utilizzando la piattaforma ROUVY che consente questo tipo di eventi che prevedono una partenza e un arrivo su percorsi che sono basati su dei filmati che scorrono in base alla velocità del ciclista, comunicata dai rulli interattivi, e sui quali sono sovrapposti gli “avatar” dei ciclisti presenti, identificati con il nome.

Sullo schermo del pc o dell’iPad compare quindi l’immagine reale dei luoghi che scorre alla tua velocità e, in base a questa, puoi superare o essere superato da avversari. La classifica con i nomi dei ciclisti più prossimi la trovi sulla sinistra mentre in basso, lungo il profilo altimetrico vedi il tuo pallino scorrere in mezzo agli altri con l’indicazione dei km percorsi e di quelli da percorrere. In alto a sinistra vengono riportati i tuoi dati relativi alla potenza, ai battiti cardiaci, alla velocità e alla frequenza di pedalata. Sotto di essi la pendenza che stai affrontando.

Contemporaneamente, sullo smartphone puoi collegarti alla diretta fb dove commentatori professionali sono collegati con alcuni VIP che partecipano alla pedalata e commentano l’evento virtuale come se fosse reale. Una diretta che dura circa 2 ore durante le quali ti tengono compagnia e ti fanno sentire protagonista di un evento collettivo.

Per essere stata la prima edizione i numeri degli iscritti e dei partecipanti è stato notevole e inaspettato tenendo conto che potevano partecipare solo coloro in possesso di rulli interattivi che, ad oggi, sono veramente una piccola minoranza rispetto ai rulli tradizionali.

Il costo dell’abbonamento alle 4 GF era di 15€ e dava diritto ad un mese di abbonamento alla piattaforma ROUVY (che dopo i primi 15 gg di prova gratuiti, quando ti iscrivi, costa 12€ al mese) + un pacco gara virtuale costituito da codici sconto per l’acquisto dei prodotti degli sponsor di ciascuna GF. A questo c’è da aggiungere un ottimo servizio da parte di ENDU che ha fornito i pdf personalizzati con i numeri di gara, i diplomi e tutti i servizi tipici della piattaforma, come se fossero eventi reali.

ROVY è stata all’altezza dell’evento, ha sempre funzionato bene, non ha avuto problemi a gestire in diretta i partecipanti e la sensazione di realtà Aumentata è stata notevole e molto stimolante.

Credo quindi che si sia trattato di un esperimento ben organizzato e riuscito che ha dimostrato che la tecnologia può offrire delle soluzioni interessanti anche in uno sport come il Ciclismo dove il solo addestramento e allenamento indoor risulta noioso e frustrante, se non accompagnato da qualche forma di sano agonismo.

Ed è quella dell’agonismo una possibile molla per spingere anche i ciclisti più tradizionali e riottosi a dotarsi di rulli interattivi per poter affrontare sfide virtuali, nel dopo coronavirus, confrontandosi con amici vicini e lontani e con una comunità di milioni di persone distribuite nel pianeta.

Quindi Virtual GF per ritrovarsi insieme anche più volte nel corso dell’anno e condividere una sfida su percorsi mitici (anche a tappe), ma anche cronoscalate e mille altre iniziative che possono essere vissute in inverno e nelle giornate piovose.

Non sostituiscono l’evento reale, non sono una alternativa alle pedalate all’aria aperta ma sono sicuramente una occasione per divertirsi facendo movimento lontano dalla tv e dagli altri social (avvelenati dall’odio, dalla superficialità e dalla stupidità dilaganti).

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Valter Ballarini

Nato a Terni, in Umbria, ciclista, randonneur, guida cicloturistica, da anni esplora il mondo del Ciclismo non solo come fenomeno sportivo ma come modalità più consapevole di osservare e vivere la realtà. Architetto, in passato, ha realizzato progetti come la Bibliomediateca e il Videocentro a Terni, la Città del Gusto del Gambero Rosso a Roma, il Virtual Reality & Multi Media Park di Torino.

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