In un precedente post ho raccontato come e quando nasce la randonnée.
Ma cos’è una randonnée ?
In realtà non sono molti i ciclisti che conoscono questa disciplina perché, sebbene sia un fenomeno in progressiva ascesa, non è mai stata presa in considerazione seriamente dalla Federazione Ciclistica Italiana e anche dai vari Enti di Promozione Sportiva nelle cui file sono costretti, più che invitati, a tesserarsi sia i cicloamatori che i cicloturisti.  Continua a leggere

Se è vero che esisteno diverse tipologie di ciclisti è vero anche che possono essere individuate diverse tipologie di randonneur.

Quest’ultimo, infatti, può appartenere anche ad una delle altre tipologie individuate in un mio precedente post, essere ad esempio un agonista amatoriale o un turista in bicicletta, ma diventa  un randonneur se partecipa ad una o più randonnèe durante l’anno e ne apprezza lo spirito. In genere, una volta provata l’esperienza delle randonnée, progressivamente si abbandonano le vecchie abitudini e passioni e si diventa randonneur a tutti gli effetti. Continua a leggere

 

Nel momento in cui si sale su una bicicletta e si sperimenta il piacere di muoversi in equilibrio sulle due ruote, si diventa ciclisti.

Ma i ciclisti non sono tutti uguali. Ciascuno ha un suo modo di vivere la bicicletta. E’ quindi difficile definire all’interno di categorie rigide la tipologia di ciclista che ognuno di noi interpreta nel corso della vita. Io ad esempio sono un ciclista sia dalla tenera età ma fino alla maturità ho utilizzato moltissimo la bici ma esclusivamente per spostamenti urbani. Solo più tardi ho subito il contagio vero e proprio del Ciclismo che, come ho definito recentemente: “è quelle malattia che ti guarisce”. 

Quindi, semplicemente come strumento molto rudimentale per classificare un fenomeno, ho individuato delle macro categorie che possono essere utili a definire le caratteristiche generiche di chi pratica il ciclismo, in base al tipo di contagio subito, e alle modalità che utilizza per vivere il territorio sul quale pedala. Una guida a servizio di chi intende capire un fenomeno in crescita esponenziale attraverso una classificazione funzionale per individuare un target.

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Le nostre strade stanno diventando sempre più pericolose per la presenza di buche.

Come si creano queste buche ? Sicuramente nelle strade secondarie queste buche sono il risultato combinato di agenti atmosferici, mancanza di manutenzione ordinaria, errori progettuali, cattiva esecuzione dei lavori.

Nelle strade cittadine a questi danni si aggiungono quelli provocati dalle aziende multiservizi e telecom che, per realizzare le loro reti, intervengono con scavi che raramente vengono ripristinati a regola d’arte.

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Le bici reclinate nascono più o meno contemporaneamente alle altre bici convenzionali a metà dell’800. Inizialmente non ebbero molto successo e il progetto fu abbandonato per un po’ di tempo. Poi, negli anni ’30 del secolo scorso, il francese Charles Mochet dopo vari tentativi a quattro ruote, costruì la sua bicicletta reclinata chiamandola Vélo Couché e convinse un ciclista poco noto, Francis Faure, a cimentarsi in alcune gare con la sua reclinata contro dei campioni dell’epoca. Faure inaspettatamente vinse sempre si su pista che su strada. Nel 1933 Faure si aggiudicò il record dell’ora alla media di 45 km/h.

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Sono anni che sento invettive reciproche tra ciclisti e automobilisti: “mi hai sfiorato cretino”, “mettiti in fila imbecille” e via imprecando.

Dividere il mondo in categorie sembra essere un’attitudine dell’uomo per semplificare la realtà e presumere di comprenderla meglio per poterla dominare. La stragrande maggioranza dei ciclisti è anche automobilista mentre, non tutti gli automobilisti sono ciclisti o, semplicemente, utilizzano la bicicletta. Il ciclista vive l’automobilista come una minaccia e l’automobilista vede il ciclista come un fastidioso ostacolo.

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Sulle strade del Grand Tour Rando.

L’ASD Bikemotion negli anni passati ha organizzato in collaborazione con il Distretto Turistico DIT, le randonnée facenti parte del progetto Grand Tour Rando.

BROCHURE PROGETTO GRAND TOUR RANDO

Dallo scorso anno Bikemotion, per proprie esigenze organizzative e logistiche, ha promosso un nuovo evento, in continuità con l’esperienza del Grand Tour Rando e sugli stessi percorsi dotati di segnaletica stradale permanente, ma con partenza e arrivo ad Arrone, a pochi chilometri dalla Cascata delle Marmore, nel cuore della Valnerina ternana, presso strutture sportive in grado di offrire servizi migliori ai randonneur.

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Ho trascritto in questa nota i commenti pubblicati sulle pagine ufficiali fb della manifestazione da parte di alcuni dei protagonisti della prima edizione della 999 Miglia. Non tutti hanno utilizzato questo mezzo per testimoniare la loro avventura. Molti hanno pubblicato post sulle pagine personali o hanno utilizzato altri mezzi. Parallelamente abbiamo raccolto interviste e scaricato moltissime foto scattate dai randonnée ed alcuni montaggi video i cui testi, però, non abbiamo trascritto.

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Lo staff di ARI (Audax Randonneur Italia) all’inizio della stagione 2018 ha esaminato a fondo alcune complesse problematiche di grande interesse riguardanti, in modo particolare, gli adempimenti ed i rischi a cui va incontro un organizzatore di randonnée.

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