In questo caldo autunno del 2023 abbiamo esplorato un territorio che non conoscevamo e che, in modo inaspettato, ci ha affascinato per i paesaggi e per l’atmosfera fuori dal tempo che si respira in questi borghi silenziosi sparsi sulle colline dell’entroterra Adriatico marchigiano.
Arcevia è il borgo più importante. Il suo comune si estende a dismisura a comprendere molti piccoli borghi anch’essi arroccati, a testimonianza di un territorio conteso nei secoli per la sua bellezza e per la fertilità della terra.
Le strade sono tutte ben tenute, senza traffico, con i bordi erbosi curati e privi di sporcizia. Dovrebbe essere la norma, ma siamo abituati a ben altro percorrendo le strade di questo nostro paese.
Abbiamo trovato un B&B alle falde della collina di Arcevia e il primo giorno siamo andati ad esplorare tre dei nove castelli: Avacelli (borgo con tracce di antiche presenze Templari), Castiglioni (ben conservato e vivace, dove è presente un forno pubblico a memoria della cultura della comunità), Montale (nonostante la mole del castello, il borgo si presenta un po’ desolato rispetto agli altri). A questi Castelli abbiamo anche abbinato la visita di un altro borgo, Serra dei Conti, che si incontra, prima di Montale, percorrendo l’anello in senso antiorario. E’ confinante con il comune di Arcevia e presenta una ben conservata cinta muraria e una imponente porta di ingresso.
Il secondo giorno è stata la volta di Arcevia e di altri cinque Castelli. Risalendo la strada che porta ad Arcevia, scopriamo una vista che spazia tra l’appennini umbro marchigiano al mare di Senigallia. Il centro storico è ben conservato e nella piazza principale, lungo il corso, c’è un’ottima pasticceria.
Il primo Castello che si incontra, dopo alcuni bellissimi saliscendi, è quello di Caudino. Piccolo borgo il cui accesso è impreziosito da una bellissima porta di ingresso. Segue poi Palazzo, anch’esso arroccato e con le strette strade ripavimentate con perizia ed eleganza, e poi si continua a salire per raggiungere il crinale che si affaccia sulle due valli di particolare bellezza. E’ forse il tratto più bello da percorrere.
Sia arriva poi al Castello di San Pietro in Musio. Piccolo borgo fortificato con una magnifica vista sulla campagna circostante dove c’è un piccolo ristorante gestito dai proprietari del Piccolo Ranch (poco più a valle, in direzione Palazzo) dove si mangia benissimo.
Gli altri Castelli sono poco distanti. Nidastore e Loretello. Quest’ultimo particolarmente interessante per la rampa di accesso alla porta medievale e per la struttura del borgo. La vista è anch’essa bellissima.
L’ultimo Castello, Piticchio, non lo abbiamo potuto raggiungere per via di un ponte crollato. La deviazione su strada di campagna pianeggiante, per la sua bellezza ci ha ripagato la delusione. Il resto del percorso per tornare ad Arcevia, ripassando per Palazzo, non è meno bello degli altri.
Per visionare le foto e per vedere le tracce dei due percorsi li trovate a questo link che vi rimanda alla mia raccolta con i due itinerari: TRACCE E ROAD BOOK PERCORSI SU KOMOOT